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Golf4Autism: Con la Junior Ryder Cup si è chiuso il primo cerchio!

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Lunedì 25 settembre con l’incontro tra 4 nostri ragazzi affetti da sindrome dello spettro autistico e i ragazzi europei/americani impegnati nella Junior Ryder Cup si è raggiunto il primo obiettivo che nel 2018 aveva portato la Federazione a includere il nostro progetto nella legacy della Ryder Cup.

Allora circoscritto al golf Archi di Claudio, primo circolo a sposare la nostra iniziativa , nel corso degli anni grazie al sostegno di Ri-diamo e del Rotary golf oltre a molti altri partner nel nord Italia il progetto è cresciuto ulteriormente fino a contare oggi 18 golf club interessati.

Pilastro del progetto inclusione sociale e aggregazione.

Il Covid aveva rallentato la crescita del progetto su scala nazionale, ma la nostra insistenza, quella del professor Alberto Zuliani (una Breccia nel Muro) e la passione di diversi nostri colleghi in tutta Italia, ha fatto si che dall’ inizio dello scorso anno il progetto ripartisse con rinnovato slancio per giungere al suo completamento.

In questo tempo la federazione ha inserito tra le materie insegnate alla Scuola Nazionale Professionisti le nozioni basilari per far interagire i nuovi maestri di golf con persone autistiche e organizzato seminari per i già professionisti che volevano portare avanti tali progetti.

La giornata vissuta a Sutri dai nostri Superatleti è stata molto coinvolgente, serena ed educativa per tutti coloro che non vivono quotidianamente il nostro progetto. Anche grazie al supporto del capitano della squadra europea, Stephen Gallacher, impegnato in Scozia in un progetto simile, ci siamo lasciati con la promessa di far partire un’iniziativa comune per raggiungere un risultato più grande di quello ottenuto a Sutri…road to New York 2025!!!