Siamo appena rientrati dalle vacanze e le spensierate partitelle con gli amici hanno tolto spazio all’allenamento in campo pratica.Lo swing viene lasciato libero, la mente è più leggera e quella pallina che gira a destra ci da meno fastidio del solito.
Il rientro è comunque duro e traumatico.
Bambini a scuola, la sveglia ad orari dimenticati, l’ufficio… e domenica la prima gara di golf.Vorremmo essere in forma ed in realtà o apparentemente lo siamo stati per tutto agosto dove anche nelle giornate più nere giocare l’hcp non è stato un problema.
Ma si sa la gara è cosa diversa e la prima dopo la spensieratezza estiva è quasi sempre una sentenza. Non preoccupatevi, sono sempre i soliti vecchi errori nel nostro swing che sotto un peso psicologico maggiore stridono e si ripropongono come un piatto cucinato di grassi pesante di sensi di colpa.
E’ tempo di impostare un buon allenamento autunnale prima che le giornate si accorcino irreparabilmente. Programmare quindi con il proprio professionista alcune lezioni al campo pratica, con una buona analisi dello swing per identificare il problema e cercare di puntare su uno o due punti al massimo da migliorare magari con degli obiettivi di hcp da raggiungere.
Per i giovani impegnati in gare di livello nazionale occorre anche impostare il lavoro in palestra distribuendo i carichi in modo da raggiungere la forma fisica nel periodo di massima attività. Seguiti da personale qualificato i ragazzi fisicamente meno strutturati (quelli più giovani) lavorano di solito per rinforzare la struttura del proprio fisico. Quelli solitamente più grandi di età, gia fisicamente già formati, lavorano in palestra sviluppando quei settori del corpo maggiormente utili per uno swing efficente.
Basta guardare una gara del tour per accorgersi come siano cambiati fisicamente i professionisti negli ultimi 10 anni. Ora 4/5 ore di ginnastica giornaliera sono considerate una normalità. Uno swing moderno, come quello di tiger che può spedire la palla ad oltre 300 metri richiede un allenamento ed una efficienza muscolare in ogni parte del corpo. Addominali per lo sviluppo della rotazione, dorsali che stabilizzano la colonna, quadricipiti di marmo che sorreggano stabilmente la rotazione del busto e due braccia da pugile sono oggi l’impianto fisico di chi vuole competere.
Anche nel golf oggi si è capito, che la stanchezza fisica incide sul gesto tecnico che diventa meno fluido, ripetitivo quindi fatalmente più falloso. L’equazione moderna che ne deriva: più ginnastica, meno stanchezza, meno errori, più par… Poi tanto, tanto, tanto allenamento e possibilmente talento.
Tornando al gioco, per identificare rapidamente le carenze ed i punti deboli del vostro swing ed avere ben chiaro fino a che punto potete migliorare ed in quanto tempo, chiedete al maestro una analisi del vostro score in gara. A leggere bene tra quei numeri e quelle ics… si può trovare tutto quello che occorre per capire che giocatore abbiamo davanti, quanto si allena, la sua forma fisica, come ragiona e come affronta tatticamente il percorso.
Per le prime gare arricchite di informazioni il vostro score segnando la quantità di putt per giro, le palline che finiscono in rougth, i green presi nei colpi regolari e tutto quanto possa essere utile per l’identikit del giocatore. Raccolte le informazioni sarà più facile stabilire i vostri punti di forza e valorizzarli, insieme al riconoscere i punti deboli e puntare su un lavoro più mirato al campo pratica che possa migliorare in fretta il vostro standard di gioco e scendere di hcp..Si riparte quindi per nuova affascinante stagione di golf tutta da scoprire..
buona pratica!