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Guardando lo swing di un professionista, si resta sorpresi soprattutto di due cose: la grande potenza dei colpi unita all’apparente semplicità del gesto tecnico lento ed uniforme. In questi meravigliosi swing si è raggiunta la vera sintesi, l’essenza di una meccanica senza sprechi ne eccessi.

Le rotazioni del corpo su un asse stabile senza oscillazioni,un sistema di snodi e leve elastico e coordinato in una armonia che da l’idea di un perfetto insieme. Forse è proprio questa la parola magica di noi golfisti, la chiave di tutto, la terra promessa, la luce in un buio inconsapevole swing; INSIEME. In quasi tutti i libri di tecnica vecchi o più recenti, per spiegare la coordinazione dei grandi con i piccoli muscoli ed il bastone, troverete di certo questa parola.

Leggendo la spiegazione, sembra sempre assolutamente chiaro quello che il coach intende dire: la rotazione del corpo va organizzata con la velocità delle braccia e del bastone che durante lo swing ricevono una enorme energia periferica capace di raggiungere anche 130 miglia orarie.

Il dramma di solito si consuma il giorno seguente magari senza provare,  subito in campo al tee della 1.  Quello che si dava per scontato sembra impraticabile e assolutamente lontano da noi. Per un po’ si cerca la coordinazione, poi per cercare un po di potenza la schiena oscilla, la testa si sposta in avanti, la traiettoria del bastone oltrepassa la linea di tiro e …  lo sapevo, la solita palla che gira a destra come attratta da una calamita gigante tipo cartone animato. Ma a destra  non c’è gatto silvestro…c’è il fuori limite e quindi è doppio bogey.

La verità vera è che l’insieme è padronanza, coordinazione, conoscenza del proprio corpo, è qualcosa di interiore che proprio per questo è molto difficile da  realizzare e spiegare.

Ogni giocatore anche alto di hcp produce dei colpi con queste caratteristiche, ma la maggior parte delle volte non si è reso conto del motivo e quindi non sa replicarlo.

bandiera_01

Decine di muscoli sono in movimento creando trazioni continue e costanti per tutto lo swing che solo se organizzato ed in timing…. in ogni suo settore, permetterà al giocatore di roteare il bastone ad altissima velocità. Per sentire una azione più organizzata, appunto INSIEME,  ho pensato di fare degli swing con  una bandiera, (potete anche provare semplicemente agganciando lo straccetto della sacca allo shaft del vostro bastone) . Si avverte subito che il drappo crea una certa resistenza nell’aria impegnando i grandi muscoli più del previsto.  Perde infatti di portanza appena il gesto rallenta, come nel tentativo tipico nei principianti di usare le mani per sollevare la pallina. Diversamente, ruotando il corpo ad una andatura continua e costante, si manterrà visibilmente alta la portanza del drappo della bandiera e avvertirete nettamente una armonia reattiva tra tutti i reparti.

Divertitevi a provare questo esercizio in campo pratica, potrebbe avvicinarvi alla magia di quei colpi meravigliosi che illuminano a volte la strada dell’apprendimento e che ci riportano a giocare e  inseguirli per tutta la vita…

buona pratica.