Molti di voi avranno sentito parlare del famoso bunker alla buca 17 di St. Andrews. Tanta fama è dovuta al fatto che questo ostacolo, che si trova vicino al green, è molto piccolo e profondo. Per queste sue caratteristiche chi vi finisce si trova, quasi sempre, a dover fare un’uscita con davanti una parete verticale alta circa due metri. E’ capitato più di una volta di vedere giocatori professionisti dichiarare la loro palla ingiocabile o dover tirare nella direzione opposta per poi approcciare alla bandiera.
Ovviamente questo è un caso estremo e, per fortuna, raramente vi capiterà di dover fare questo tipo di colpo con una sponda più alta di voi. Nondimeno, quella che in condizioni normali può essere considerata una buona uscita dal bunker, in un caso del genere può tradursi in un colpo perso perché non siamo riusciti a imprimere alla palla una traiettoria abbastanza alta. Risultato: palla che dopo aver impattato la sponda torna in bunker in un punto ancora più vicino alla sponda di quello precedente. Se non abbiamo idea delle modifiche da fare al set-up e al movimento, la nostra avventura su quella buca è finita.
Cercherò di darvi qualche indicazione su come comportarvi. E’ scontato che sono tutti cose da provare prima in allenamento per familiarizzare con le sensazioni diverse.
Eccovi alcuni punti da tenere presenti.
1. La prima cosa che influenza l’altezza del volo della palla è evidentemente il loft del bastone. Quindi prendete il bastone con la faccia più aperta che avete in sacca. Se il campo dove giocate abitualmente presenta molti bunker di questo tipo può non essere sbagliato optare per l’acquisto di un 60°.
2. In posizione di address, aprite la faccia del wedge il più possibile per incrementare ancora di più il loft. Attenzione a due cose:
• non esagerare quest’azione facendo avvicinare troppo l’hosel (la pipetta) alla palla;
• ricordatevi di aprire la faccia prima di impugnare il bastone (non sono le mani che ruotano ma solo il grip all’interno di esse – le mani rimangono sempre nella stessa relazione con il corpo del giocatore).
3. Ricordatevi di ruotare tutte le linee del corpo più del solito verso sinistra per verticalizzare l’angolo d’attacco.
4. Mantenendo sempre timing e balance (equilibrio) cercate di accelerare maggiormente la testa del bastone attraverso l’impatto.
5. Assicuratevi di arrivare ad un finish alto e completo. Come dice Dave Pelz “…the lower the finish, the lower the ball comes out.”
6. Solo per i più esperti, perchè richiede un notevole feeling con questo colpo, cercate di avere la sensazione di “scucchiaiare” la palla attraverso l’impatto mantenendo però la faccia del bastone sempre ben aperta.
Adesso non vi resta che andare nella pitching-area del campo pratica e, dopo aver fatto un po’ di uscite standard dal bunker, cominciare a modificare questi dettagli per vedere come cambia il volo di palla.
“Buona Pratica!”