Negli ultimi tempi sembra che nel mondo del golf esistano due distinte “ere geologiche” il cui spartiacque è questo meraviglioso/infernale strumento che starebbe rivoluzionando in modo radicale l’insegnamento.
L’insegnamento del golf è stato da sempre considerato l’unione di “arte” e “scienza” dove, in base all’età del maestro, uno dei due aspetti prevaleva sull’altro. I maestri di più ampia esperienza si affidavano di più al loro occhio esperto, alla tradizione, alle preferenze che già avevano dato ottimi risultati con i buoni giocatori e ad alcuni punti fermi al quale tutti facevano riferimento( grip, allineamento, piano,ecc). I maestri più giovani facevano un più largo uso delle tecnologie disponibili al momento (foto, video, grafica) ma in ogni caso era in base alle considerazioni e le impressioni personali che decidevano il percorso da seguire. “Arte”!!!
L’avvento di Tiger, con la sua straordinaria potenza, la maniacale voglia di perfezionarsi continuamente per raggiungere standard sempre più alti di performance, ha accelerato lo studio e la realizzazione di strumenti sempre più sofisticati e precisi per la misurazione e la valutazione dei movimenti del corpo, del bastone e del volo della palla.
La sempre maggior potenza richiesta per giocare sui moderni campi da open ha permesso a tanti giovani pro di emergere grazie alla potenza acquisita lavorando duramente in palestra, rinunciando ad una parte di precisione e di “finesse”. Questa deviazione verso la potenza assoluta ha lasciato che tanti swing considerati poco ortodossi non venissero modificati, inseguendo sempre e solo il traguardo della massima lunghezza, sorvolando sulle possibili imperfezioni tecniche. Oggi si vedono sempre più campioni con grip strani, posizioni del corpo e del bastone estreme e swing visivamente poco aggraziati (Bubba Watson, Dustin Johnson, Patrick Reed….) Uno strumento come il trackman(radar doppler) ci da la possibilità di vedere, direttamente o attraverso calcoli matematici, cosa accade all’impatto tra bastone e pallina e calcolare esattamente distanza, altezza, curvatura e rivoluzioni della stessa, permettendo di capire quale parametro bisogna modificare per produrre colpi efficaci e con l’immediato conforto dei numeri. Con il Trackman non ci sono più dubbi o impressioni personali su ciò che accade all’impatto, tutto è millimetricamente rilevato dal radar. “Scienza”!!!
Allo scopo quindi di rendere sempre un miglior servizio a favore dei nostri clienti e amici, ci siamo dotati anche noi di un trackman che da oggi useremo sempre durante le nostre clinic per essere sempre più veloci e precisi pur tuttavia non perdendo di vista uno dei nostri principi filosofici fondamentali: “Divertimento”!!!
Una piccola considerazione finale: non è sufficiente la sola forza fisica per diventare un campione di golf e forse neanche un buon giocatore, ci vuole talento e determinazione e Tiger ne possiede in dote una quantità inimmaginabile per ciascuno di noi.
Per questo, e a maggior ragione, vi invitiamo ad iscrivervi sempre più numerosi alle prossime clinic Golfprogram dove, oltre al Trackman (Scienza) troverete sempre la nostra esperienza e voglia di cercare per ognuno di voi la soluzione personale migliore (Arte), non dimenticando la voglia di divertirsi e stare insieme a persone simpatiche (Divertimento).
Per concludere vi informiamo inoltre che avrete la possibilità di testare il trackman ogni giorno contattando il maestro Golfprogram Daniele Fiaschi.
Articolo a cura di Piero Sabellico